Sul Thanksgiving Day, Sul giorno contro la violenza sulle donne e sull’essere grati in generale
Ero partita con lo scrivere qualcosa riguardo alla gratitudine, sull’essere felici della vita degna di essere vissuta, sul non essere arrabbiati con il mondo, sul concentrarsi sui propri obbiettivi e non guardare sempre l’erba del vicino, ma poi ho pensato che ciò di cui sono più grata e per cui mi sento di ringraziare la vita sia:
essere donna
ecco oltre le marce sui diritti delle donne, oltre tutti i giorni del ringraziamento possibili immaginabili, io sono grata al mondo del mio essere donna
è difficile
è un casino
devi sempre stare attenta a tutto
sei per più di metà della vita in balia degli ormoni
ma essere donna è bello
forse la prima cosa da fare per un futuro per noi migliore è questa
essere fiere di noi stesse
Cominciare a guardarci allo specchio e pensare che siamo forti, che siamo brave che possiamo arrivare ovunque e fare qualunque cosa senza aver bisogno di chiedere il permesso a nessuno, men che meno a noi stesse, senza sentirci in colpa per la nostra mancata rettitudine, senza doverci paragonare in una frazione di secondo a -in rigoroso ordine sparso e senza classifica:
Marie Curie
Madre Teresa di Calcutta
L’angelo di Victoria Secret
Ci possiamo provare a farlo fino al prossimo 8 Marzo quando con la prossima marcia si ricorderanno/ci ricorderemo di noi?
Ps: Ebbene sì, l’avete capito, io sono femminista dentro, mi viene il sangue alle mani quando vedo che le cose non vanno come dovrebbero, che nonostante tutte le leggi, le circolari, le quote rosa, i nostri “diritti” vengano quotidianamente calpestati o anzi meglio, ignorati, che ci si riempe la bocca di belle parole, si scrivono bei progetti ma poi nel mondo reale purtroppo si continua a rimbalzare contro muri di gomma spessi e silenziosi.
Ieri girovagavo senza meta in rete e mi sono imbattuta nel video che linko qua sotto, che spiega forse nel modo migliore che la violenza subita non è solo fisica e non viene solo dagli uomini
Grazie a MariaBeatrice Alonzi per il filmato, a Maria Rita Azzaro per il testo e a Simona Faustino Ventapane per l’interpretazione