Le Grandeur de Paris
Come si è notato dalle ultime foto sul mio Instagram, il break autunnale quest’anno è stato a Parigi; io e la città degli innamorati abbiamo da sempre un rapporto un po’ ostico, come dimenticarsi la gita di quinta superiore costellata di scioperi, febbri e mancanze di camere in albergo?
Anche questa volta il viaggio è partito in salita, le solite analisi sballate a qualche giorno dalla partenza, il solito sciopero che ci ha spostato il viaggio di qualche ora, ma alla fine ce l’abbiamo fatta, abbiamo messo piede su suolo francese.
Quattro giorni alla scoperta di Parigi
Cosa fare in Novantasei ore?
1 I musei a Parigi
Io ho apprezzato particolarmente per opere, organizzazione e atmosfera il Museè d’Orsay, ma ovviamente come non andare a salutare la Gioconda al Louvre o fare un salto sulla terrazza del Centre Pompidou? Caldamente consigliato è fare i biglietti da casa, eviterete così le file sempre lunghissime per entrare, oppure come i turisti del sol levante, passate davanti fate la foto di rito e via verso la prossima tappa!

2 I bar a Parigi
Quasi più frequentati che da noi, sono luogo d’incontro in ogni momento della giornata specialmente dal momento dell’aperò in poi dove nugoli di persone si accalcano al loro esterno per chiacchierare, bere e fumare in compagnia; dimenticatevi dell’aperitivo italiano che spesso sostituisce la cena, qua si beve e basta, diversi caffè hanno però la cucina che offre piatti tipici francesi, da provare per immergersi nella vita parigina.

3 Montmatre
Clichè? Forse, ma la vista di cui si gode dall’alto della collina vale il viaggio, specie se si punta la sveglia abbastanza presto da evitare la calca dei turisti; una volta che vi siete riempiti gli occhi con tale bellezza, scendete con la funicolare, svoltate a destra e se seguite i cinesi vi troverete di fronte ad un muro superfotografato che celebra l’amore!

4 La Senna
La Senna che divide la città in due, discreta e presente in ogni momento, importantissima per il commercio fluviale, le sue rive sono teatro di molte attività, dalle corse mattutine alle passeggiate romantiche al tramonto, i bateaux mouches attraccati alle sponde sempre più spesso da abitazioni sono diventati locali dove sorseggiare un buon vino. Se siete stanchi e c’è il sole o se siete in gita con la vostra metà e volete passare una serata romantica vi consiglio di farvi una gita sui bateaux mouches, lo so, è un’esperienza turistica ma scorre.
6 Mangiare a Parigi
L’amore per la tavola, il buon cibo e il buon vino sicuramente ce l’abbiamo in comune; il profumo del pane appena sfornato che non ti abbandona mai, le vetrine delle panetterie e le file che si formano fuori da esse all’ora di pranzo e per la merenda fanno capire quanto il cibo sia una componente importante per i francesi.
7 La Tour Eiffel
L’unica vera inimitabile Premiere Dame di Francia è lei, sinuosa, leggera, silenziosa ma sempre presente, si staglia nel cielo quasi a volerlo sfidare, ti senti minuscolo ai suoi piedi, e se non hai il biglietto e non vuoi stare tutto il giorno in fila questa è l’unica vista che avrai della Torre, oltre a vedere la sua sagoma ovunque tu cammini per la città

8 Galerie La Fayette
Sempre se la pioggerellina fosse insistente, una giornata qua dentro è ben spesa, innanzitutto appena entrati alzate lo sguardo al cielo e ammirate la cupola, poi datevi allo shopping! Io non so come ho fatto, ma sono stata due ore nel reparto collant e una volta passati nel reparto gourmet ci siamo persi guardando i banconi con il cibo fresco, i food corner che preparano da mangiare sul momento e i tre piani di stoviglie e biancheria per la casa, io sembravo una bambina alle giostre e il coinquilino non ha resistito al richiamo del formaggio comprato e mangiato subito, senza nemmeno aspettare di uscire!

9 La Metro a Parigi
I cunicoli in cui ci si perde, le linee che ti permettono di attraversare la città in qualche decina di minuti, la molteplicità di persone che si incontrano lungo il viaggio, questa è la metro di Parigi, mescolata con una serie di informazioni sfumate e confuse; questo ci ha permesso però di apprezzare i percorsi dei bus!

10 Pausa pranzo come i parigini
Mettete una bella giornata di sole, mettete che vi volete rilassare e non volete stare in fila per la Torre Eiffel o per qualche museo, mettete anche che non vi volete far spennare in qualche ristorante, allora entrate in una boulangerie, comprate ciò che più vi attira, dolce e salato, poi andate in un’enoteca scegliete un buon vino e seguite i parigini fino ai loro giardini, cercate un posto dove sedervi e il gioco è fatto, sarà una dei migliori pranzi della vostra vita.

Ho passato la maggior parte del tempo di questa vacanza con gli occhi aperti e le orecchie sull’attenti per cercare di capire il motivo per cui mio nonno tanti anni fa si fosse innamorato di questa città, perché me ne parlasse sempre, poi una mattina di sole mi è passato un uomo accanto ed è stato un lampo, ho capito, mio nonno ormai cinquant’anni fa s’innamorò dell’aria di Parigi, della fierezza e dell’orgoglio di questa città, dell’amore dei suoi abitanti per lei. E finalmente, anch’io sono riuscita ad innamorarmi di Lei ed è stato un po’ come averti con noi a farci da Cicerone.
I suggerimenti di questo post molto probabilmente non seguono un filo molto logico, forse se li seguite vedrete poco di Parigi, in quattro giorni si può fare di più, ma ho scritto di ciò che in qualche modo mi ha smosso il cuore, delle sensazioni provate durante la vacanza che per me è stata anche un tuffo nella mia infanzia, è stato come vivere i racconti con cui sono cresciuta.
Ed ora un po’ d’informazioni pratiche per non perdersi nella metropoli:
- Atterrando ad Orly, magari pagherete il volo di più ma avrete sicuramente guadagnato del tempo prezioso, con Orlyval sarete alla fermata della metro in 10 minuti circa, mentre se atterrate a Beavuois mettete pure in conto di perdere mezza giornata fra i vari spostamenti
- Se state più di due giorni e non avete intenzione di passare il tempo dentro i musei la carta paris visite non conviene, noi abbiamo fatto il Pass Navigo Decouverte per una settimana con una fototessera e 28€ viaggi illimitati su metro bus e RER; l’unico limite è che ha validità da lunedì a domenica perciò se uno decide per un fine settimana lungo (venerdì-lunedì) non conviene farlo.
- I biglietti dei musei comprateli on line, anche se li dovete stampare a casa eviterete l’inevitabile fila fuori e la vostra salute vi ringrazierà, perché a Parigi è sempre freddo, c’è sempre vento e almeno una volta al giorno piove; se riuscite anche i biglietti per la Tour Eiffel prendeteli per tempo, noi non siamo riusciti e la prospettiva di rimanere ore in fila ci ha fatto virare per una gita su un bateaux mouche che, come già detto, per quanto fosse turistica è stata piacevole e rilassante. Questa sarà un’ottima scusa per tornare a Parigi quanto prima!
Parigi può essere molto cara per quanto riguarda il cibo, oltre alle boulangerie che sono praticamente ovunque e sempre buone dove potersi rifocillare a pranzo, di seguito vi elenco qualche posto dove noi abbiamo trovato un buon rapporto qualità-prezzo:
Ober Mamma, come s’intuisce dal nome, questo è un ristorante italiano, non in stile italiano, non ad ispirazione italiana proprio italiano,questo si chiama Ober perchè si trova vicino alla metro Oberkampf, ma della stessa gestione ce ne sono altri cinque sparsi nella zona nord della città, se siete stanchi, se non volete provare la cucina local, se volete ordinare parlando italiano, questo è il posto giusto,sappiate che non accettano prenotazioni, lasciate il nome e vi chiamano quando è pronto il tavolo; nel frattempo aperò!!!
Robert e Louise trattoria francese con un camino immenso dove cuociono la carne buonissima, nella sala inferiore si può cenare ad un tavolo comune, vino della casa ottimo, formaggi da favola e un dessert che non si dimentica! Prenotazione obbligatoria sennò si rimane in fila fuori senza cena
Impatience, enoteca scoperta per caso perché praticamente accanto all’albergo, piacevolissima sorpresa, degustazione di formaggi veramente notevole e nemmeno a dirlo il vino è ottimo, l’ultima sera l’abbiamo festeggiata con una bella bottiglia di vino della borgogna!
Le Camion qui Fume, nato come food truck si è con gli anni allargato ed ha aperto anche un ristorante, dove noi siamo stati in pausa pranzo insieme ad una moltitudine di impiegati e gli hamburger sono buonissimiiii
