Il mio Viaggio in Argentina #1
Sono passati ormai due anni dal nostro titanico viaggio in Argentina e scorrendo il blog mi sono accorta che oltre ad una carrellata di bellissime foto non vi ho mai raccontato la nostra esperienza
Perché non cominciare ora?
La domanda che praticamente tutti ci hanno posto è stata:” Perché l’Argentina? Voi che amate il caldo e le città, perché proprio Lei?”
Risposta secca di entrambi: perché è uno di quei posti che vanno visti e vissuti quando si è in un momento di estrema felicità e rilassatezza
Risposta solo mia: avete presente quelle liste con le cose da fare almeno una volta nella vita? ecco anch’io ovviamente l’ho stilata e sta qui in un cassetto del mio cervello, e un punto della sopracitata è: “cavalcare nella pampa argentina”, e così l’ho fatto, ho cavalcato guidata da un gaucho nella pampa, nella parte nord della Patagonia, a strapiombo sul mare
Perciò partiamo da qui, Pampa argentina, pinguini e leoni marini

Dopo un volo di tredici ore Roma-Buenos Aires con la notevole Aerolinas Argentinas, il primo impatto è stato quello con l’aeroporto di Buenos-Aires: immigrazione-dogana- meno male parlo lo spagnolo e siamo in viaggio di nozze e fra un volo e l’altro ci sono più di tre ore- ma riusciamo a prendere il volo per Trelew, punto a Nord della Patagonia dove troviamo ad aspettarci il nostro autista/guida abbronzatissimo, qua siamo infatti in piena primavera! Un’ora di macchina attraverso la natura ed eccoci alla “Reserva Naturalistica Peninsula Valdes”

Avete presente la scena del film “Mary Poppins” quando Mary passeggia con Bert dopo essere saltati nel disegno e sono accompagnati da camerieri/pinguini e tutti insieme cantano “Com’è bello passeggiar con Mary, Mary ti fa rallegrar”?
Ecco, la sensazione è la stessa, camminare in un disegno fra le tamerici, tipiche della macchia mediterranea, circondati da pinguini che hanno rigorosamente la precedenza se attraversano la strada quando non sono nascosti fra le dune per covare e accudire i piccoli. Spostando lo sguardo solo qualche metro più in là vedere invece leoni marini che dormono al sole noncuranti dell’imminente attacco delle orche e all’orizzonte intravedere balene che nuotano nell’oceano; mi sembrano motivi validi perché la riserva sia stata dichiarata Patrimonio dell’UNESCO, che dite?

Dopo una giornata così densa di emozioni non vi resterà che addormentarvi guardando l’oceano con l’augurio che quando vi sveglierete la prima immagine che vedrete siano le ombre delle balene che nuotano di fronte a voi!
Alla prossima puntata con il racconto della nostra notte nel faro bevendo mate e mangiando asado!