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Bologna,una Vecchia Signora

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Panoramica di Piazza Maggiore

Bologna conosciuta attraverso il libro Jack Frusciante, Bologna sognata attraverso i racconti dello Zio Guccio, le parole di Lucio, una 50 special con Cesare

Bologna in 24 ore con il mio coinqui durante il fine settimana di Arte Fiera

Noi non siamo amanti dei viaggi in macchina, siamo perciò andati in treno usando solo il regionale da Prato e non l’alta velocità scoprendo che in realtà la differenza è solo di mezz’ora ma di diversi euro risparmiati! Il centro di Bologna è praticamente tutto pedonale e per andare ad Artefiera ci sono diverse navette che partono sia dalla Stazione che dai punti centrali della città perciò la scelta del treno è stata più che azzeccata.

Cosa si fa a Bologna in 24 ore?

Dopo una capatina ad Artefiera di qualche ora per scoprire le novità dell’arte contemporanea internazionale ecco di seguito 5 posti da scoprire in città più uno:

  • Piazza Maggiore: La Piazza Di Bologna per antonomasia, luogo d’incontro per eccellenza dei bolognesi delimitata da un lato dal palazzo comunale tutt’oggi sede del comune e dall’altro si fonde con la Piazza del Nettuno, che vede sorgere al centro la famosa Fontana del Nettuno
  • Basilica di San Petronio e la sua meridiana: La sua facciata sul perimetro di Piazza Maggiore anche se incompiuta, invita all’ingresso e  tanto risulta spoglia e scarna all’esterno tanto è ricca di opere all’interno. La prima volta che sono entrata mi è scappato un “ohhh” perché sinceramente non me l’aspettavo proprio; 6 navate divise da pilastri che svettano verso il cielo in puro stile gotico, sulle navate laterali si aprono ben ventidue cappelle ricche di opere d’arte realizzate fra il tardo ‘400 e la prima metà dell’800. Caratteristica principale della Basilica è però la meridiana che si trova all’interno nella navata di sinistra; fu creata nel 1655 dall’astronomo Cassini e ancora oggi perfettamente funzionante, restaurata alla fine del 1700 furono aggiunti i segni zodiacali che danno così un’informazione anche mensile oltre che oraria. Mi ha letteralmente lasciata a bocca aperta.
  • Le due Torri: Bologna è le due Torri, le due Torri sono Bologna; il loro nome è Torre degli Asinelli, la più alta e snella e Torre della Garisenda la più bassa e tozza, solo la prima è visitabile e dopo aver salito i suoi 498 scalini potrete godere di una vista mozzafiato sulla città; le torri erano nel medioevo oltre che strumento di difesa ed avvistamento anche simbolo di potere delle varie famiglie, delle oltre cento torri presenti in città ad oggi ne sono rimaste solo una ventina, le più famose sono loro due che si ergono all’ingresso in città dell’antica via Emilia, luogo di incontro per generazioni di bolognesi. Si, lo ammetto, “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” mi ha inevitabilmente segnato.
  • Piazza delle Sette Chiese: sullo stradario questa piazza non esiste, ma non vi preoccupate, a qualunque bolognese chiediate informazioni sarete guidati verso questo particolarissimo slargo triangolare sul quale si affaccia, appunto, un complesso di chiese diversissime tra loro per stile ed epoca, il Complesso di Santo Stefano, dai natali incerti ma sembra che fu proprio Petronio a voler riprodurre i luoghi culto della città santa di Gerusalemme facendolo diventare meta di pellegrinaggio proprio per quei credenti che non potevano andare in terra santa; ad oggi è completamente visitabile, particolarissimo per le differenze stilistiche fra una chiesa e l’altra, conta anche un cortile chiamato “cortile di Pilato” e un chiostro in puro stile romanico. È decisamente affascinante camminare attraverso la storia e capire l’importanza di Bologna attraverso i secoli
  • I Portici: il marchio di fabbrica della città, si snodano per più di 40km lungo le vie del centro e non solo, diventano di muratura durante il medioevo ed arrivano così ai giorni nostri, anche se camminando se ne possono incontrare alcuni ancora lignei, come quello in Via Marsala, sono da sempre il salotto esterno e simbolo dell’ospitalità bolognese, impossibile non camminarci e impossibile non scattare foto!!

 

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Scorcio di Piazza delle Sette Chiese

 

La cucina bolognese: eccolo l’immancabile più uno della nostra ventiquattrore nel capoluogo emiliano, ci sono osterie praticamente ad ogni angolo, d’obbligo assaggiare le tagliatelle, i tortellini, le crescentine, bere un bicchiere di lambrusco, insomma vivere la tavola alla maniera dei bolognesi! Un consiglio, diverse botteghe di pasta fresca vendono tortellini e tagliatelle sottovuoto, comprate, comprate, comprate! La soddisfazione assoluta di riassaporare il gusto originale a casa propria, magari quando si ha un po’ di nostalgia o alla fine di quelle giornate no, così le trasformiamo in giornate si!

Vi ho fatto venire voglia di partire?

Soprattutto per la cucina vero?

 

 

 

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