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29 Giugno

Io sono di Viareggio.

Il 29 Giugno 2009 era stata una giornata di lavoro massacrante e alle 22 crollai distrutta in un sonno profondo. Dopo due ore circa, mia sorella mi svegliò, dicendomi:” Tata, vestiti, prendi i documenti, una bomba scappiamo”. Io non capii, ma in uno stato di dormiveglia semi-cosciente eseguii gli ordini.

Arrivata per strada, uno scenario agghiacciante, il cielo di quel colore pensavo non potesse esistere nella realtà ma solo nella finzione cinematografica. I resoconti delle persone si rincorrevano senza capire cosa fosse realmente successo, avevamo capito solo che qualcosa aveva preso fuoco e c’erano molti molti moltissimi morti. Dopo qualche ora, le prime notizie certe cominciarono ad arrivare:

UN TRENO MERCI ERA ESPLOSO NELLA STAZIONE DI VIAREGGIO

MOLTI MORTI

I SOPRAVVISSUTI SENZA CASA

LE AMBULANZE DELLA CROCE VERDE COMPLETAMENTE DISTRUTTE

UNA CITTA’ SQUARTATA

Oggi è il giorno del silenzio, del silenzio interrotto dal fischio lungo dei treni, del silenzio interrotto dalle bandiere a mezz’asta listate a lutto, del silenzio interrotto dal dolore delle famiglie delle vittime, del silenzio che si interrompe solo per chiedere che la verità venga finalmente riconosciuta come tale e che giustizia sia fatta. Oggi non è il giorno delle polemiche, OGGI E’ UN GIORNO DI LUTTO, IL NOSTRO LUTTO.

http://espresso.repubblica.it/attualita/2014/06/26/news/cinque-anni-fa-la-strage-di-viareggio-gli-imputati-hanno-fatto-tutti-carriera-1.171006

 

 

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